01
Gen
Un capodanno del cuore.
Ha un carattere e un’atmosfera assai diversi da quella normalmente vigente nel capo d’anno “civile” in Italia. Infatti un capodanno del cuore è considerato giorno di riflessione, di introspezione, di auto esame e di rinnovamento spirituale. E’ il giorno in cui, secondo la tradizione ebraica, il Signore esamina tutti gli uomini e tiene conto delle azioni buone o malvagie che hanno compiuto nel corso dell’anno precedente. Nel Talmud infatti è scritto “A Rosh Ha-Shanah tutte le creature sono esaminate davanti al Signore”. Non a caso tale giorno nella tradizione ebraica è chiamato anche “Yom Ha Din”, il giorno del giudizio. Il giudizio divino verrà sigillato nel giorno di Kippur, il giorno dell’espiazione. Tra queste due date corrono sette giorni che sommati ai due di Rosh Ha-Shanà e a quello di Kippur vengono detti i “dieci giorni penitenziali”.
Rosh Ha-Shanah riguarda il singolo individuo, il rapporto che ha con il suo prossimo e con Dio, le sue intenzioni di miglioramento.
In ottemperanza al comando biblico in questo giorno viene suonato lo Shofar, simbolo del richiamo all’uomo verso il Signore. Questo suono serve a suscitare una rinascita spirituale e a portare verso la teshuvà, il pentimento, il ritorno verso la giusta via.
Coloro che leggono e studiano la Bibbia, trovano nella sua parola lo stesso richiamo, non in un giorno particolare, ma come appello urgente del Signore da udire e mettere in pratica. Si trova nel libro dell’Apocalisse, che sappiamo costituisce l’appello di Cristo alle generazioni future: Apocalisse 14:6 Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo, recante il vangelo eterno per annunziarlo a quelli che abitano sulla terra, a ogni nazione, tribù, lingua e popolo.
Egli diceva con voce forte: «Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l’ora del suo giudizio. Adorate colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque».
Questo appello e davvero calzante con i nostri bisogni del cuore. Noi che siamo attratti dalla voce del dio della modernità, che agisce con strumenti ingannevoli fatti di film, di pagine stampate, di pulsanti, di beni terreni. Di miti che ci siamo costruiti: attori, atleti, politici, uomini di chiesa ecc. Anche se a priori potrebbe apparire impossibile, gente come noi e cose della vita di ogni giorno possono diventare quella voce che ascoltiamo e che subdolamente rende secondario tutto quello che ci porta a mettere Dio, il nostro Creatore e Salvatore in Gesù Cristo, al secondo posto.
Il Signore benedica chi apre il cuore all’appello di cristo.